Referente per Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari ed Ambientali – Prof. Stefano Tavoletti
Presentazione ed esperienza pregressa:
Il Prof. Tavoletti nel periodo 2001-2011 ha svolto vari progetti di ricerca finanziati sia dalla Regione Marche che dall’Università di Ancona; in particolare alcuni di essi hanno portato alla collezione, valutazione in campo e con marcatori molecolari e conservazione di popolazioni locali di cicerchia della Regione Marche. Tra i materiali collezionati e valutati è stata inserita anche la Cicerchia di Serra de’ Conti che ha mostrato caratteristiche, legate soprattutto alla morfologia del seme, differenti dalle altre popolazioni marchigiane collezionate. Inoltre, una notevole variabilità genetica è stata individuata tra le popolazioni marchigiane sulla base dei risultati ottenuti con i marcatori molecolari. Relativamente al contenuto in b-ODAP, la neurotossina che si accumula nei semi della cicerchia, le popolazioni marchigiane hanno mostrato valori medio alti, confermando la necessità di consumare solo previa imbibizione e cottura i semi o i prodotti da essi derivati. Le prove di campo hanno confermato l’estrema suscettibilità della Cicerchia di Serra de’ Conti all’allettamento. Le piante mostrano un notevole accrescimento vegetativo ma non riescono ad auto-sostenersi.
Questo determina un accumulo di vegetazione a livello del terreno che ostacola sia i processi fisiologici di fioritura e produzione di semi e legumi sia la raccolta della coltura che spesso veniva effettuata a mano. Risultati di prove di campo svolte nell’ambito di un recente Progetto Strategico (2017-18) finanziato dall’UNIVPM hanno evidenziato che la consociazione della cicerchia con il frumento determina effetti positivi sia per la coltura della leguminosa, che può essere raccolta più facilmente, sia per il cereale che presenta un più elevato contenuto proteico della granella. Sulla base di questi risultati l’identificazione di una consociazione ottimale per la cicerchia di Serra de’ Conti consentirebbe uno svolgimento ottimale di tutte le operazioni di campo inerenti la produzione e la raccolta del seme. Inoltre, la valutazione delle consociazioni in ambienti differenziati (media ed alta collina marchigiana) potrebbe consentire di ridurre i danni al seme causati dal tonchio, insetto che perforando il seme deprezza notevolmente il prodotto finale.